RITURGÌA
per orchestra
(2.2.2.2. - 2.2.0.0. - A.: 11.0.4.3.2. raddoppiabili)
grado di difficoltà: medio-alto
durata: 12' ca.
anno di composizione: 1972
I esec.: Venezia, Teatro La Fenice, 14 settembre 1972, dir.
Zoltán Peskó
(le parti sono disponibili a noleggio)
esiste una registrazione live
OPERA DEPOSITATA ALLA SIAE
Riturgia, commissionato dal Festival
di Musica Contemporanea di Venezia nel 1971, fu eseguito al
Teatro La Fenice ad opera dell’orchestra del Teatro
stesso. Fu il primo lavoro per orchestra composto dopo gli
studi accademici e realizzato dopo Segni e Ritografia, per
pianoforte. Il brano rivela una componente soggettiva che
fu ben captata dalla critica. L’opera fu successivamente
ripresa in altre città italiane.
Di Riturgìa Mario Messinis
ha scritto su Il Gazzettino del 16.9.1972:
«Anzaghi d’altronde per
natura è un calligrafo, predilige la sottigliezza del
discorso, che vuole giocare, così com’era avvenuto
nel felice pezzo pianistico presentato a Treviso, tra dati
formali e non formali...»
Di Riturgìa Leonardo Pinzauti
ha scritto su La Nazione di Firenze, in occasione dell’esecuzione
veneziana del pezzo.
«…un brano soggettivo
e ben costruito, già aperto ad una visione più
matura ed autonoma, di Davide Anzaghi, dal titolo Riturgìa».
Di Riturgìa Roberto Zanetti
ha scritto su l’Avanti in occasione dell’esecuzione
milanese avvenuta il 26.5.1976 nel corso della stagione de
I Pomeriggi Musicali di Milano:
«La medesima cosa si potrebbe
ripetere per la Riturgìa di Anzaghi, di cui abbiamo
parlato dopo la “prima” veneziana: anch’essa
è legata ai contemporanei… e agli ultimi “indagatori
del suono”…: Riturgìa vive di questo prezioso
scavo in cui ogni battuta si frantuma e si ricompone tra minuscole
varianti che fanno del pezzo un elegantissimo saggio di calligrafia»
|